Il legame tra aria indoor e ambiente urbano
Due spunti dedicati sul valore del verde per la qualità del respiro

“La biodiversità è l’unica via funzionale e strutturale per massimizzare la resilienza del pianeta al cambiamento climatico e per proteggere l’essere umano dagli stress ambientali e antropogenici”.
Questo concetto, sottolineato da Maurizio Giovanni Grandi – medico, fondatore del Poliambulatorio Specialistico e Scuola di Formazione La Torre a Torino e membro del comitato scientifico HHH – all’interno di un articolo pubblicato sulla rivista Bioarchitettura porta inevitabilmente a riflettere sul legame tra aria indoor e ambienti esterni.
A rilanciare questa visione è stato anche il convegno “Pisa 2050”, dedicato al futuro della città toscana, dove si è discusso del ruolo strategico delle connessioni verde-blu nello spazio urbano. L’idea è rimettere al centro la connessione acqua-terra e inserire l’elemento del “giardino terapeutico”: ripopolare di verde le città, ridare spazio a parchi, canali e biodiversità. Non è solo questione estetica: la vegetazione regola la qualità dell’aria e degli ecosistemi.
Questa stessa attenzione al verde, nella sua versione indoor, è emersa dal tirocinio di Vittorio Canavotto, allievo del professor Grandi, presso la Comunità CAIT di Torino, dedicata alle persone con disabilità. All’interno di RSA e comunità residenziali, operatori e ricercatori hanno sperimentato come piccoli interventi possano cambiare radicalmente la qualità della vita:
- aerazione e ventilazione controllata per garantire ricambio d’aria;
- luce naturale e attenzione ai colori per stimolare benessere;
- aromi e profumi che favoriscono il relax o il buon sonno;
- suoni e musiche capaci di riattivare la memoria emotiva; verde indoor e giardini terapeutici, che portano natura e aria pulita dentro gli spazi chiusi;
- tecnologie di sanificazione dell’aria (ionizzazione, fotocatalisi), già testate contro virus e batteri.
Si tratta di interventi spesso a basso costo ma ad alto impatto, capaci di trasformare la percezione di un ambiente e migliorare salute e benessere.
La sfida per il futuro è dunque duplice: progettare città verdi e resilienti, e allo stesso tempo promuovere una cultura della salubrità indoor che parta dai luoghi dedicati alla salute per estendersi a scuole e uffici, fino alle abitazioni private.