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Nuove misure anti-radon: fondo da 10 Milioni di euro

Il “Piano Nazionale d’Azione per il Radon 2023-2032”, derivante dai decreti legislativi 101/2020 e 203/2022, contiene gli obiettivi chiave per affrontare i rischi a lungo termine dell’esposizione al radon in luoghi di lavoro e abitazioni.

Pubblicato il 1 Marzo, 2024 • di Pamela Pastore

Sulla Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio 2024 è stato pubblicato il nuovo aggiornamento sulla tematica del gas radon. Il “Piano Nazionale d’Azione per il Radon 2023-2032“, derivante dai decreti legislativi 101/2020 e 203/2022, contiene gli obiettivi chiave per affrontare i rischi a lungo termine dell’esposizione al radon in luoghi di lavoro e abitazioni. Il Documento descrive la strategia nazionale per ridurre l’esposizione della popolazione a questo gas radioattivo naturale, che, sebbene invisibile, inodore e insapore, può rappresentare un serio pericolo.

Un fondo di 10 milioni di euro all’anno è stato predisposto per la prevenzione e riduzione della concentrazione del gas radon indoor, in compatibilità con il miglioramento generale della qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Questi fondi copriranno la progettazione, gli interventi di prevenzione e riduzione della concentrazione di gas radon negli ambienti confinati, partendo dalle attività di monitoraggio e analisi, così come richiesto dal D.lgs. 101/2020, ma anche il rilevamento geologico e il risanamento degli edifici inquinati. Il decreto, articolato in 15 punti e tre assi fondamentali, fornisce indicazioni tecniche operative che saranno ulteriormente delineate nei prossimi provvedimenti.

«In questo contesto –, afferma Damiano Sanelli, coordinatore tecnico di HHH e direttore tecnico di ATTA – emerge la nostra riflessione che riafferma l’impegno fondamentale per promuovere la salubrità ambientale negli spazi interni. I rischi, spesso sconosciuti, sono significativi, e la consapevolezza del pericolo è purtroppo limitata. Il recente decreto sul gas radon conferma l’inizio del percorso verso ambienti più salubri. Ora è necessario un impegno responsabile per tradurre questa consapevolezza in azioni concrete e proficue a favore del nostro ambiente e della nostra salute».

Guarda il documento completo pubblicato sul sito del Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=3415