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Health Academy: la VMC. Efficacia, sistemi, differenze

Estratto dall’intervento di Alessandro Giuliani, consulente CasaClima e responsabile tecnico di NRG Zero. Con Riccardo Corazza, Mario Pala e Ivo Cerbo. Offerto da Helty, Mydatec, Exrg-Nylan

Pubblicato il 18 Maggio, 2022 • di Angelica Salerno

La ventilazione meccanica controllata è stata portata all’attenzione del grande pubblico soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19, che ha costretto soggetti sia pubblici sia privati a ripensare il modo di concepire la salubrità dell’aria indoor.

Cosa differenzia la VMC dalla ventilazione naturale degli ambienti, che può essere realizzata attraverso semplici pratiche abitudinarie, come l’apertura frequente delle finestre? Come spiega Alessandro Giuliani – consulente CasaClima e responsabile tecnico di NRG Zero – la ventilazione meccanica, essendo controllata, permette di avere numeri e dati misurabili che consentono di rilevare e monitorare gli effettivi miglioramenti apportati all’ambiente. Essa non progetta solo un efficiente ricambio d’aria, ma permette di avere grandi vantaggi anche in termini di comfort abitativo, a partire dalla riduzione dell’inquinamento acustico normalmente causato dall’apertura delle finestre.

In media respiriamo circa 15kg di aria al giorno, che possono contenere fino a 250000 particelle inquinanti di varia dimensione. I filtri – che possono essere di tipologia diversa – utilizzati negli impianti di VMC servono a fermare anche le particelle più piccole, che altrimenti raggiungerebbero il flusso sanguigno.

Per realizzare un impianto di VMC che sia efficace è fondamentale valutare diversi parametri, primi tra tutti le dimensioni dell’ambiente in questione e il numero di persone che lo frequentano: le variazioni di entrambi i parametri possono infatti modificare molto le portate d’aria da impiegare. È importante ricordare, inoltre, che l’Italia è priva di una normativa sulla ventilazione degli ambienti; esistono, infatti, solo alcune linee guida.

La VMC apre un mondo di possibili soluzioni, come la VMC puntuale, la VMC a flussi alternati o la VMC termodinamica, che, introducendo un sistema dotato di pompe di calore, interviene sia in estate sia in inverno sull’aria immessa all’interno dell’edificio riscaldandola o raffreddandola all’occorrenza. Queste soluzioni permettono anche un’alta efficienza energetica – anche superiore al 100% – dal momento che oltre al recupero dell’aria forniscono energia e potenza termica agli ambienti e possono arrivare anche a recuperare calore che consente di ottenere acqua calda ad uso sanitario.