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Medico VS Architetto: aria e acqua sicure nelle nostre case?

Rispondono l’architetto Sangiorgi e il medico ambientale Vannozzi che hanno partecipato al primo appuntamento a Klimahouse Digital della rubrica Medico vs Architetto.

Pubblicato il 27 Gennaio, 2021 • di Redazione

Quali sono i rischi che corriamo nelle nostre case a causa dell’inquinamento indoor? L’acqua che esce dai nostri rubinetti è sicura? E quali sono le buone pratiche progettuali che aiutano a garantire salubrità negli spazi che abitiamo?
Il primo appuntamento a Klimahouse Digital della rubrica Medico vs Architetto ha visto la partecipazione di Andrea Vannozzi, medico esperto di Medicina Ambientale Clinica e dell’architetto Claudio Sangiorgi, docente del Politecnico di Milano e titolare dello studio +D3.

Se da un lato – come ha fatto notare il dottor Vannozzi – è crescente la sensibilità di cittadini e classe medica riguardo al tema dell’inquinamento ambientale in generale, tuttavia è davvero estesa l’ignoranza sui danni che può provocare l’inquinamento indoor. Non si conosce l’importanza che temperatura, umidità e ventilazione giocano all’interno delle case, fattori che invece portano ad un accumulo di sostanze nocive provenienti da varie fonti, come gli arredi, i materiali da costruzione, le vernici, le colle, le combustioni, o le normali produzioni organiche collegate allo stile di vita degli stessi abitanti. È necessaria una maggiore formazione a partire dai medici, perché diagnosticare una malattia ambientale, solitamente originata da una serie di concause, necessita di un percorso professionale ad hoc per riuscire ad identificare le patologie.

Per fortuna, dal punto di vista progettuale le buone pratiche esistono. Per quanto riguarda i problemi connessi all’aria che si respira in casa – ha proseguito l’architetto Sangiorgi – ottime soluzioni sono i sistemi di Ventilazione Meccanica Controllata, che, uniti a purificatori d’aria, possono garantire un buon livello di sicurezza. Così come è buona norma utilizzare materiali e finiture in grado di mitigare la presenza di VOC, Volatile Organic Compound, composti chimici volatili, formati da molecole di differente natura e responsabili di effetti dannosi sulla nostra salute.

Discorso a parte invece riguarda la manutenzione degli impianti, spesso colpevolmente e pericolosamente trascurati dagli utenti. E a questa mancanza è da ascrivere la spesso cattiva qualità dell’acqua che esce dai nostri rubinetti, acqua salubre negli invasi ma che si deteriora mentre defluisce nelle tubazioni. Depuratori d’uso domestico e terminali antilegionella possono aiutare, ma una maggiore attenzione alla preservazione in salute delle tubature, ridurrebbe drasticamente i rischi.

Evento condotto in studio da Daniela Dirceo