I progetti

Homes4life: il futuro dell’edilizia è age-friendly

Nasce la prima certificazione europea pensata per creare contesti sostenibili in cui invecchiare non sia…

Pubblicato il 28 Ottobre, 2021 • di Angelica Salerno

Nasce la prima certificazione europea pensata per creare contesti sostenibili in cui invecchiare non sia più un problema.

Le abitazioni devono essere il riflesso di chi le vive, pensate e costruite in base alle esigenze e ai bisogni di ciascuno. Il settore dell’edilizia, infatti, si sta sempre più dirigendo verso soluzioni sostenibili ed improntate in funzione del fruitore, con progetti di interventi mirati e fortemente personalizzati. In particolare, è importante tutelare le categorie demograficamente più fragili, come gli anziani, creando e sviluppando spazi che eliminino i concetti di barriere architettoniche e sociali dalla loro vita. In risposta a questa necessità nasce Homes4life, la prima certificazione europea age-friendly.

Il progressivo invecchiamento della popolazione è una questione estremamente concreta ed urgente a livello europeo: l’avanzare dell’età crea inevitabilmente nuove necessità, tra cui il bisogno di preservare la salute sempre più labile, che può essere salvaguardata riadattando l’ambiente in cui le persone sono inserite.

Come agisce quindi Homes4life? La certificazione opera in contesti di cohousing e punta sullo sfruttamento delle risorse digitali nell’ottica di cambiare l’approccio del settore delle costruzioni, rendendolo più efficiente nei servizi ed adatto a fronteggiare i cambiamenti sociali e demografici della società. Il Progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea ed è basato su ipotesi concrete a lungo termine riguardo i bisogni degli individui, che evolvono nel tempo, per far sì che le persone possano sentirsi veramente a casa nei luoghi in cui vivono. Tutto ciò è realizzabile sia attraverso la costruzione di nuove strutture, sia attraverso interventi di riqualificazione e riadattamento di edifici esistenti, al fine di creare opportunità di vita in collettività che siano stimolanti ed appaganti.

Lo schema della certificazione Homes4life è già stato testato su 11 edifici pilota in tutta Europa. Per quanto riguarda l’Italia, un esperimento di questo tipo è stato fatto a Treviso, in un ex convento riadattato a residenza per la terza età, grazie all’impegno dell’azienda R2M Solution e all’Università politecnica delle Marche. Il progetto, che ha ottenuto la certificazione, nasce per iniziare a compensare le mancanze del patrimonio edile italiano, che nella maggior parte dei casi non consente alle persone di poter invecchiare nelle proprie case in condizioni di serenità e comodità.

Un altro esempio di edificio certificato Homes4life si trova a Nizza, in Francia. Il polo, con i suoi 16.000 mq di superficie costruiti sui resti di un ex sito industriale, a partire dal 2024 offrirà programmi di multi-accoglienza basati sulla diversità intergenerazionale che prevedono un gruppo scolastico, un asilo nido, una casa di riposo con 125 posti letto, un ostello con 40 appartamenti, un centro diurno Alzheimer e molto altro.

In Olanda, a Weesp, il progetto Homes4life nasce a supporto dell’indipendenza e dell’autonomia delle persone affette da demenza senile attraverso un approccio basato sulle relazioni sociali. Si tratta di un vero e proprio quartiere dotato di normali strutture, quali teatri, parrucchieri, bar e supermercati, che possono essere utilizzati anche dagli abitanti dei quartieri vicini. In questo modo le persone vivono in comunità e sono costantemente affiancate da un team specializzato, senza però perdere il contatto con la realtà che le circonda.   

I progetti sono molto diversi in base al contesto in cui nascono, ma sono accumunati dall’intenzione di realizzare ambienti di vita capaci di combinare assistenza alle persone e sostenibilità ambientale, cercando di sopperire alle mancanze di tutele e assistenza da parte della società.