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In vacanza? Senza inquinamento il riposo è maggiore

È scientificamente provato che soggiornare in un luogo privo di composti organici volatili (VOC) e formaldeide rigenera il corpo in soli 3 giorni. Un habitat senza agenti inquinanti migliora sensibilmente la qualità della vita e, grazie anche a un sapiente uso di luci, colori e texture, è possibile ridurre notevolmente il nostro livello di stress, migliorando umore e attenzione. Il bioarchitetto Tiziana Monterisi racconta Alchemilla, un’affascinante B&B collocato sulle montagne della Valle d’Aosta.

Pubblicato il 9 Agosto, 2021 • di Redazione

È scientificamente provato che soggiornare in un luogo privo di composti organici volatili (VOC) e formaldeide rigenera il corpo in soli 3 giorni. Un habitat senza agenti inquinanti migliora sensibilmente la qualità della vita e, grazie anche a un sapiente uso di luci, colori e texture, è possibile ridurre notevolmente il nostro livello di stress, migliorando umore e attenzione. Il bioarchitetto Tiziana Monterisi racconta Alchemilla, un’affascinante B&B collocato sulle montagne della Valle d’Aosta.

Progettare un bio-albergo a 1.630 metri di altitudine significa rispettare l’origine dei luoghi. Alchemilla è un Bed&Breakfast che porta la firma di Tiziana Monterisi e che si ispira ai principi della bio-architettura. L’edificio è realizzato con i materiali naturali Ricehouse e permette agli ospiti di soggiornare in un ambiente sano e privo di formaldeide, in cui rigenerarsi, vivendo una sensazione di profondo comfort e naturalità.

La costruzione portante, così come lo scheletro dell’immobile, sono realizzate in legno, materiale rinnovabile. La paglia di riso è stata utilizzata per la coibentazione, sia per le pareti verticali, interne ed esterne, sia per l’isolamento del controterra e del tetto. Tutti gli intonaci interni sono a base calce e lolla o argilla e pula, mentre quelli esterni sono a base di calce e lolla.

La costruzione è a energia zero: l’attenzione progettuale e la scelta dei materiali 100% naturali, supportate da soluzioni tecnologiche all’avanguardia, hanno dato vita a un edificio che non ha bisogno di energia, senza sacrificare design e cura del dettaglio. 

Si tratta di un’architettura che non impatta a livello ambientale: non emette CO2, ma anzi la compensa grazie all’impiego dei materiali che compongono l’intero edificio e che, essendo biocompostabili e biodegradabili, arrivati a fine vita non andranno ad impattare sull’ambiente. Tutte le imprese che hanno realizzato il progetto sono locali, proprio per supportare e sostenere l’economia del territorio.

Alchemilla si sviluppa su due livelli: al piano terra il B&B, di sole 3 stanze, mentre al piano superiore vivono i proprietari, Giulia – osteopata – e Hervè – guida alpina e maestro di sci – insieme ai loro 4 figli.

Il progetto in parte si può definire anche di autocostruzione. Ricehouse ha accolto questa specifica richiesta del committente, fornendo tutto il supporto tecnico necessario, così l’isolante in paglia di riso e gli intonaci sono stati posati da Giulia, Hervè e dai loro amici e familiari.