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Health Academy: abitare bene per vivere sani

Estratto dall’intervento di Justina Claudatus, medico clinico ambientale. In collaborazione con Assimas.

Pubblicato il 22 Maggio, 2022 • di Angelica Salerno

La salute dell’uomo passa dalla casa e dagli edifici in cui trascorre la maggior parte del suo tempo. È importante valutare tutti i fattori di rischio legati alla qualità dell’aria che respiriamo, dal momento che l’esposizione prolungata agli agenti patogeni che essa contiene causa lo sviluppo di gravissime malattie.

Alcuni degli inquinanti più pericolosi sono prodotti dalla combustione – come biossido di azoto e anidride solforosa – oppure sono contenuti in vernici, isolanti e materiali da costruzione – come la formaldeide, i VOC e gli acrilati. Ma non solo: anche i prodotti usati per la pulizia contengono tracce di sostanze chimiche dannose che a lungo termine causano una grave compromissione polmonare.

Bisogna fare attenzione anche ai materiali che solitamente vengono considerati salubri, come il legno: esso infatti, a seconda della sua area di provenienza, può contenere silicio e metalli pesanti che vengono emessi al momento della combustione, causando malattie come la fibrosi idiopatica. Anche gli idrocarburi aromatici policiclici possono essere prodotti dalla combustione, ed è bene tenerlo in considerazione quando si progettano ambienti come le cucine.

La sick building syndrome, la building-related illness e la fibromalgia, ad esempio, sono solo alcune delle patologie più gravi che hanno tra le principali cause la mancanza di un corretto ricircolo dell’aria, derivata dal funzionamento scorretto del sistema di riscaldamento, dalla non evacuazione dell’ozono e dalle sostanze chimiche emesse dai materiali presenti nell’ambiente. Particolarmente debilitante è anche l’elettrosensibilità, che impedisce a chi ne soffre di trascorrere tempo in prossimità di campi elettromagnetici – telefoni, televisione, forni a microonde e così via.

Alcuni metodi per contrastare questi agenti patogeni sono la ventilazione ibrida – che ricambia l’aria rimuovendo fumi e umidità – e le tecnologie NTP (non-thermal plasma), in grado di rimuovere i Nox, i Sox e i VOC. Le onde dannose possono essere schermate grazie all’impiego di una particolare carta da parati contenente fibre di carbonio in grado di trasformare le radiazioni in calore, ma anche da una particolare vernice a base acrilica e traspirante, che scherma le onde prodotte dalla tecnologia 5G.

Le maggiori insidie sono del tutto invisibili ai nostri occhi: è bene educare a buone pratiche e abitudini, in modo da creare una forte consapevolezza che permetta di compere scelte coscienti e responsabili a tutela della propria salute.