Approfondimenti

Il progetto QAES: i risultati di tre anni di osservazione e ricerca

Il progetto QAES ha indagato diverse soluzioni a seguito delle quali è giunto ad alcuni risultati.

Pubblicato il 7 Febbraio, 2022 • di Maria Chiara Voci

  • Nessuna soluzione è migliore in assoluto, dipende dalla situazione specifica;
  • Potendo procedere in modo ideale, la corretta progettazione è la soluzione da seguire;
  • Il ricambio d’aria costante è la soluzione per respirare in modo salubre in classe
  • L’indicatore da monitorare è la CO2, cioè la concentrazione di anidride carbonica (perché monitorando questa è possibile per analogia, monitorare la concentrazione di VOC, compresa la presenza di polveri, nonché connessa alla diffusione di virus e batteri)
  • I sistemi che funzionano nel concreto sono quelli attivi: ventilazione meccanica controllata, ventilazione naturale (automatizzata), oppure, se correttamente eseguita l’apertura delle finestre (anche grazie a un sistema attivo di indicatori che spingono l’utente ad agire sulla base delle reali necessità)
  • La sola apertura delle finestre non sempre è sufficiente a ricambiare l’aria indoor, perché in alcune scuole ci si è dovuti confrontare con aule che non avevano finestre correttamente dimensionate o che avevano finestre parzialmente bloccate per ragioni di sicurezza;
  • Se si sceglie una soluzione tecnologica (qualsiasi essa sia) la collocazione nello spazio è importante;
  • Gli utilizzatori finali di una soluzione devono sempre essere coinvolti per capirne funzionamento e finalità, altrimenti rischiano di vanificarne l’efficacia (in alcune classi, i macchinari sono stati spenti);
  • Meglio evitare dissuasori di tipo sonoro, perché rischiano di suonare a sproposito
  • Le condizioni di qualità dell’aria indoor cambiano anche in funzione della temperatura, dell’umidità e della stagione dell’anno
  • Non basta “aggiustare” il tiro dell’aria, ricambiandola. Bisogna far attenzione a non inquinare. Scegliendo bene, ad esempio, le finiture e gli arredi (basso emissivi) o usando prodotti per la pulizia che non siano nocivi

UTILE AL CONFRONTO È STATA ANCHE L’OSSERVAZIONE CONDOTTA SULLE SCUOLE DEL CANTON TICINO

Su questo territorio è stato osservato che, in quasi tutte le classi monitorate, non sono stati quasi mai superati per più del 10% del tempo di lezione i limiti dei 2.000 ppm, fissati dall’ufficio di Sanità pubblica locale come soglia di pericolo per la salubrità dell’aria nelle scuole. Ugualmente, la soglia dei 1400 ppm (che indica un’aria scarsa) si è raggiunta solo in alcuni casi. In genere – per l’80% del tempo complessivo – la qualità dell’aria in classe è rimasta sotto la soglia dei 1.000 ppm, anche in edifici privi di sistema di ventilazione meccanizzata naturale o controllata.

Se ne deduce che:
in Svizzera a fare la differenza è la qualità della progettazione delle scuole (il rapporto volume aule/numero di allievi è nettamente diverso da quanto osservato in Italia). E anche il fatto che aprano di più le finestre perché in Ticino il clima è più mite, rispetto a quello di Bolzano e Bressanone.

Per approfondire, clicca qui.

GLI STRUMENTI PROPOSTI

QAES ha messo a punto alcuni strumenti utili a chi vuole scommettere sulla salubrità nelle scuole

PER GLI UTENTI

La prassi di riferimento UNI/PdR 122 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici – Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure”

La prassi di riferimento UNI/PdR 122 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici – Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure”, corredata da un protocollo di misurazione, nasce dalla necessità di fornire ai gestori degli edifici scolastici (cioè ai dirigenti scolastici, i coordinatori o altre figure che ricoprono ruoli nell’organizzazione di un istituto) una procedura semplificata per monitorare la qualità̀ dell’aria di un edificio scolastico, garantendo una sufficiente attendibilità̀ e qualità̀ della misura. Seguendo le indicazioni di questo documento, il gestore può verificare di persona quando la qualità dell’aria in classe è accettabile, cioè “non sono presenta contaminanti in concentrazione superiore ai limiti consentiti e quando una larga maggioranza delle persone esposte non esprime insoddisfazione”. La prassi spiega anche al gestore quali parametri può verificare direttamente (e con quali strumenti) e quali parametri deve invece verificare appoggiandosi a un laboratorio di prova. È stata pubblicata il 20 gennaio 2022 potrebbe rappresentare l’anticamera di una futura norma.

Vuoi approfondire? Clicca qui

IL TOOL DI AUTODIAGNOSI DELLA QUALITÀ̀ DELL’ARIA INTERNA

Il tool di autodiagnosi della qualità̀ dell’aria interna ha il duplice scopo di fornire loro uno strumento per migliorare la gestione della ventilazione naturale all’interno delle loro scuole attraverso una miglior gestione delle aperture; operare e analizzare correttamente l’utilizzo di dati derivanti da sistemi di monitoraggio in opera.

Collegandosi a una dashboard online, il gestore della scuola può facilmente stimare la probabile concentrazione di CO2 nella classe, in un’ora tipo, in funzione di alcuni parametri chiave (temperatura interna ed esterna, numero di alunni, numero di finestre aperte, come e per quanto tempo) e ottenere suggerimenti per migliorare la gestione della ventilazione naturale. Lo strumento è utile alle scuole, ma può essere applicato da chiunque desideri fare una stima sulla situazione in essere in un ambiente indoor.

Vuoi approfondire? Clicca qui

PER I PROGETTISTI

Linee guida di progettazione sulla qualità̀ dell‘aria nelle scuole e Il tool di progettazione IAQ

Il tool di progettazione IAQ serve per stimare, a monte di ogni progetto, la strada migliore per conseguire una ottimale qualità dell’aria. Lo strumento semplifica il lavoro del progettista, grazie a un tool che a partire da una serie di input (dati relativi allo spazio da valutare) restituisce in output un risultato affidabile.

Vuoi approfondire? Clicca qui

PER LE ISTITUZIONI

Grazie alla creazione di una piattaforma di knowledge sharing è possibile disporre in un patrimonio al momento di oltre 2 milioni di dati utili alla creazione di strategie e politiche per il futuro

In particolare, la piattaforma è stata popolata con dati storici (derivanti dalle misure indoor fatte nelle scuole dagli anni ‘70 in poi); dati storici del Laboratorio – Dati dei partner di QAES; dati provenienti dai monitoraggi del progetto QAES: 6 scuole (4 campagne, 18 classi = 72 serie di misure); Dati del Laboratorio, EURAC, SUPSI.

Vuoi approfondire? Clicca qui

IL COVID E LA QUALITA’ DELL’ARIA NELLE SCUOLE

Grazie a un lavoro di monitoraggio condotto con l’Università di Padova è stata condotta un’osservazione specifica su tre aule con caratteristiche differenti, anche in termini di tecnologie per il trattamento dell’aria implementate. Ecco due slide che riassumono punto di partenza e risultati.

Scopri di più qui.

IL MANIFESTO

In un manifesto in dieci punti ecco i comportamenti corretti da seguire

Manifesto Qaes

Cosa è necessario sapere e fare per garantire una buona qualità dell’aria interna (IAQ):

  1. A una migliore IAQ corrisponde una maggiore capacità di apprendimento
  2. Il ricambio d’aria è la strategia più efficace e imprescindibile 
  3. L’anidride carbonica (CO2) è l’indicatore principale 
  4. Va definita a priori una strategia per la IAQ 
  5. Misurare la IAQ è essenziale per migliorarla
  6. È fondamentale una corretta progettazione 
  7. La buona IAQ deve diventare un prerequisito per la didattica
  8. Serve un programma di informazione e formazione per le scuole sulla IAQ
  9. È necessaria una manutenzione regolare per la IAQ
  10. Servono opportuni investimenti